Riscaldamento

 

Misura della pressione nei bruciatori (pressione dell’ugello, pressione di flusso del gas ecc.).
Le letture standard effettuate durante gli interventi di assistenza su impianti di riscaldamento domestici comprendono il controllo della pressione del gas nei bruciatori. Ciò implica la misura della pressione di flusso del gas e della pressione di riposo del gas. La pressione di flusso si riferisce alla pressione del gas in movimento e la pressione di riposo alla pressione del gas statico. Se la pressione di flusso per le caldaie a gas è leggermente al di fuori del range da 18 a 25 mbar, è necessario effettuare delle regolazioni e la caldaia non deve essere messa in funzione. Se viene tuttavia messa in funzione, il bruciatore non sarà in grado di funzionare adeguatamente e si verificheranno delle esplosioni al momento della regolazione della fiamma e quindi dei malfunzionamenti; il bruciatore si romperà e l’impianto di riscaldamento si spegnerà.

Misura del CO ambiente negli ambienti riscaldati
Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore e insapore, ma anche velenoso. Viene prodotto durante la combustione incompleta di sostanze contenenti carbonio (olio combustibile, gas e combustibili solidi ecc.). Se il monossido di carbonio riesce a penetrare nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, si combina con l’emoglobina impedendo così all’ossigeno di essere trasportato nel sangue; ciò a sua volta provocherà il decesso per soffocamento. Ecco perché è necessario controllare a intervalli regolari le emissioni di CO nei punti di combustione degli impianti di riscaldamento, nei luoghi spesso frequentati dalle persone (nel nostro caso, dove si trovano gli impianti di combustione per la produzione di acqua calda) e nelle aree circostanti.

Analisi di combustione
L’analisi di combustione in un impianto termico aiuta a stabilire gli inquinanti rilasciati in atmosfera e l’energia termica dispersa con i gas combusti caldi. Essa ha due obiettivi principali:

1. assicurare che l’atmosfera sia contaminata il meno possibile dagli inquinanti;

2. che l’energia sia usata nel modo più efficiente possibile (rendimento e CO non diluito);

Non devono mai essere superate le quantità di inquinanti previste per legge per volume di gas combusto e le soglie di rendimento minimo. La legge propone le formule per il calcolo del rendimento minimo di combustione in funzione della data d’installazione, della potenzialità e della tipologia di caldaia. La procedura di prova prevede inoltre che vengano eseguite tre misure intervallate da almeno 2 minuti e calcolato il valor medio dei parametri misurati da riportare nel rapporto di prova.

L’analisi di combustione deve essere eseguita dopo ogni manutenzione ordinaria e straordinaria, all’installazione e per i controlli di efficienza energetica dell’impianto termico.

Misura del tiraggio nei condotti dei gas combusti
La misura del tiraggio è in effetti una misura della pressione differenziale. Questa pressione differenziale si verifica tra due aree distinte per effetto di una differenza di temperatura. Ciò a sua volta genera un flusso da compensare. Nel caso degli impianti con gas combusti, la differenza di pressione è un indicatore del “tiraggio del camino”. Questa viene misurata tra il gas combusto e l’aria ambiente in corrispondenza del foro di misura al centro del flusso di gas combusto.

Per garantire che i gas combusti siano trasportati in sicurezza attraverso il camino, deve esservi una pressione differenziale (tiraggio del camino) per gli impianti a caldaia che lavorano a bassa pressione.

Se il tiraggio è sempre troppo elevato, la temperatura media dei gas combusti aumenta e si verifica così una perdita di gas combusti che fa calare il livello di efficienza.

Se il tiraggio è sempre troppo basso, è possibile che manchi l’ossigeno durante la combustione con conseguente eccesso di fuliggine e monossido di carbonio. Anche questo provocherà un calo del livello di efficienza.